Il personal branding è l’attività con cui prima si consapevolizza e poi si struttura la propria marca personale. Può essere definito come ciò che viene detto, sentito e pensato a livello collettivo dalle persone su di voi e sui servizi che offrite, nella vostra vita professionale e non.
Ma a noi interessa la parte professionale giusto? Quindi fare Personal Branding vuol dire lavorare in modo strategico sulla nostra immagine professionale.
Riuscire a capire quello che arriva agli altri di te e cosa gli fa scegliere te al posto di qualcun altro; non solo. Se facciamo nostro questo concetto, possiamo capire cosa piace, e quindi cosa mostrare, di noi per essere più attrattivi online e di conseguenza rafforzare il nostro posizionamento. Riuscire ad essere riconoscibili e rimanere impressi nella testa di chi abbiamo al di là dello schermo, che siano social o blog. Questo, cioè il differenziarci, è quello che ci permette di creare il nostro Brand Personale. La strategia è quella di utilizzare questi tratti per influenzare il nostro pubblico.
Il tuo Personal Brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ti sceglie, il Personal Branding è il processo per identificarla, coltivarla e comunicarla nella maniera più efficace possibile. Questa è òa definizione di Personalbranding.it ed è quella che mi ha aiutato di più a comprenderla.
Personal Branding e Network Marketing: insieme?
Se abbiamo visto come diventare Networker e come questo possa essere ancora un’opportunità vincente nel mondo del lavoro online, dobbiamo anche capire che il vecchio modo di lavorare oggi non è più così attrattivo.
Anzi, è proprio quell’etichetta di disturbatore compulsivo che vogliamo staccarci di dosso, no?
Ebbene si, lo dico di nuovo: il successo in questa attività, dipende in parte dai prodotti, ovviamente avere prodotti apprezzabili è importante, dalla reputazione dell’Azienda con la quale collabori, ma la vera differenza sei tu. Perchè tra tutti i tuoi colleghi che vendono gli stessi prodotti, un cliente dovrebbe scegliere te? Ed allo stesso modo, perchè chi vuole mettersi in gioco in questa attività dovrebbe affidarsi a te?
Il tuo modo di porti, la tua personalità, il tuo tono di voce, le azioni che fai, sono quello che determina i risultati che potrai ottenere come networker.
Proporre un ottimo prodotto, saperlo comunicare bene ed aver seguito le formazioni aziendali non è, purtroppo, sufficiente per diventare un leader e raggiungere i risultati eccezionali che questo settore ci offre. Ci hai mai pensato in questi termini?
Fondamentale sarà la tua capacità di differenziarti non solo da chi lavora male sui Social (se lavori online) ma anche dalle altre persone che hanno deciso di intraprendere la tua stessa strada.
Perchè soprattutto se fai Network Marketing devi avere un forte Personal Brand
Se hai lavorato al TUO Personal brand e se un giorno dovesse capitare qualcosa all’azienda di network marketing, non avrai perso nulla nel tuo business– potrai andare a lavorare per un altra azienda, magari anche con prodotti simili, e gran parte del tuo team ti seguirà.
Allo stesso modo, se nel tempo non dovessi più trovarti bene con l’Azienda che hai scelto, o trovassi un Piano Marketing che ti si addice meglio, sarai libero di cambiare e seguire la tua strada, sempre con la tua squadra: i clienti, il tuo Team, ha scelto te! E se farai percepire il miglioramento nel cambiamento, continuerà a scegliere te e seguirti!
Anzi, ti dirò di più … uno dei motivi di fallimento di un azienda di MLM è proprio perchè 5-6 Diamanti (o come si chiamano i vertici del tuo piano Marketing) decidono di cambiare società .
Perchè la tua Azienda e la tua Upline non ti dice di fare Personal Branding?
Ecco, questo è un tasto dolente. Ma ormai mi conosci, non ho peli sulla lingua, e quindi voglio condividere quello che ho capito in questo anno da Networker (anno in cui mi sono formata e in-formata anche fuori dal mio team, spesso causando malumori e incomprensioni tra le mie Upline).
Se lavorare al nostro personal brand aiuta ogni singolo networker a crescere in questo business… perché nessuno ne parla? O meglio, perchè lo senti dire dai Social Media Manager e dagli Strategist ma non dalla tua Upline?
Non avevano detto che siamo tutti una squadra? Se io cresco, crescono anche le mie upline e l’azienda stessa.
Le Aziende di Network Marketing hanno l’obiettivo che ogni distributore compri e consumi più prodotti, ogni mese. Questo è assodato. Se un distributore sviluppasse troppo il proprio Personal Branding potrebbe essere dannoso proprio per quello che abbiamo detto prima: Un Top Leader che dovesse decidere di cambiare azienda, porterebbe via con sè tutto il Team, perchè il lui riconoscono l’Autorevolezza.
E le tue Upline? Per generare punti, che a pine mese si trasformano in guadagno, ogni Leader ha bisogno anche e soprattutto di Punti Volume. Qualifiche alte delle Downline generano Punti di gruppo, ma per accedervi sono necessari i Punti Volume, ossia quelli della mesa vendita diretta o consumo personale. Se già lavori come Networker sai di cosa parlo.
Secondo punto: ci vuole tempo per il tuo Personal Brand
Esatto, questo è il motivo più grande. Dedicarti al tuo Personal Brand, dedicarti a sviluppare le tue capacità e trovare la tua nicchia, può sembrare “perdere il focus” sul network.
Questo è quello che è capitato anche a me. Ma non è cattiveria, è un pensiero logico: riuscire a creare il tuo Brand ed essere riconoscibili ed attrattivi per un ipotetico cliente è un’attività che richiede tempo, e a volte anche investimento in formazione specifica e personale.
Sarebbe come “mettere in pausa” la tua attività per non bruciare contatti e per non sbagliare subito la comunicazione. Ma fine mese si avvicina, sempre, e non aspetta. E la tua Upline lo sa. Si tratta però solo di strategia: magari aprire un blog, parlare della tua competenza, attrarre per il tuo Know-how senza essere invadenti e venditori da televendita, è sì più lento, ma anche assolutamente più profittevole e duraturo nel tempo. E la prima cosa che volevamo quando abbiamo deciso di intraprendere questa strada era di non essere un disturbatore molesto, giusto? Quindi niente pausa, investi su te stessa.
I networker che fanno Personal Branding NON SPAMMANO, NON mettono le foto dei prodotti che hanno appena acquistato o ancora peggio le foto del catalogo come fosse una vetrina. Non lo fanno perché questo non crea la percezione di voler aiutare qualcuno – di conseguenza NON crea alcuna empatia.
Esempi di Personal Branding semplici
Non puoi pensare che le persone ti seguano sui Social, o che si fidino ad acquistare qualcosa da te solo perché tu racconti loro di avere un prodotto straordinario; pesnaci: chi direbbe che il prodotto che ha scelto non lo è? Quindi parla di te e di come hai iniziato la tua attività. Racconta le tue motivazioni e quello che ti ha convinto ad intraprendere il tuo percorso. Potrebbe essere non solo interessante conoscerti, ma anche e soprattutto d’ispirazione per chi sta valutando questa opportunità e si potrebbe riconoscere nelle tue parole.
Ma perché una persona dovrebbe buttarsi in questa nuova avventura, magari rivoluzionare la sua vita, per un’attività considerata da tante persone (compresi i familiari) come incomprensibile, a volte addirittura, sbagliato? Se il Network Marketing non gode di una buona reputazione (e fidati, accade solo in Italia)è proprio per la mancanza di professionalità della maggior parte dei Networker.
Se vuoi fare Personal Branding devi iniziare anche tu a produrre contenuti di valore ed informazioni che sia di aiuto agli altri. Capisco che non è facile, perchè se tu ci hai impiegato 15 minuti a leggere questo articolo, puoi ben immaginare che a me ce ne sono voluti molti di più – ma come dicono gli americani “No Pain, No Gain”.
Per questo continuo a dire che trovare la propria nicchia di mercato, capire il target a cui ti vuoi rivolgere, e NON parlare di prodotti, sia l’unico modo oggi per lavorare BENE nel Network Marketing. E aprire un Blog sulla tua nicchia, è la strada più autorevole per farlo. Se vuoi saperne di più e se vuoi vedere se siamo fatte per lavorare insieme, compila il questionario e ci prenderemo un caffè virtuale di una mezz’ora.
Questo è qualcosa che tanto mi interessa quanto trovo assai difficile da comprendere e costruire, ma credo che con i tuoi consigli ed il mio business coach posso intavolare un’interessante conversazione al riguardo.
Ho trovato molto utile questo articolo. Mi ha permesso infatti di scoprire elementi che potrebbero tornarmi utili nella mia attività di blogger. Concordo anch’io con l’idea che sapersi proporre in maniera positiva e
convincente sia sicuramente una delle modalità di approccio che non possono prescindere dal personal branding.
Maria Domenica
Certo! Il personal branding è un’attività importantissima per tutte noi che siamo online, indipendentemente dal settore di appartenenza!
Sarebbe bellissimo avere un proprio brand ma non è facile arrivare a quel punto! Grazie per i consigli 🙂
Ma no, in realtà a volte siamo noi a metterci limiti che potrebbero non esserci! Tutti abbiamo un Brand da portare avanti, il difficile è analizzarci!
E’ la stessa strada che ho intrapreso io. Premetto che lavoro in un’azienda che non fa network marketing, ma ugualmente ho cercato di investire sul mio personal brand indirizzando i miei contenuti ad una nicchia pur non tralasciando il mercato generale. Non è stata una strada semplice ma mi ha premiata e ora anche le mie colleghe stanno facendo lo stesso percorso.
Non è tantissimo che ho cominciato seriamente a lavorare sul mio persona brand e sto imparando come farlo al meglio. Questo articolo è capitato proprio al momento giusto. Grazie per i tuoi consigli preziosi!
Non seguo l’ambiente del NM, ma la tua teoria è corretta anche negli altri ambienti del marketing, online e offline: il personal branding permette di affermarci e distinguerci nella nostra nicchia di mercato e per questo va studiato e coltivato con attenzione!
Tutti consigli utili per chi è alle prime armi e non. Capire il proprio personal branding non è facilissimo, soprattutto all’inizio e hai perfettamente ragione, ci vuole tempo una volta capito il proprio punto di forza per poi crescere.
Ho letto il tuo articolo con molto interesse perchè è un argomento che mi piace. Sviluppare il proprio personal branding non è semplice come si pensa, però seguendo i tuoi consigli si può lavorarci su. – Paolo
Come sempre trovo utilissimi e molto interessanti i tuoi articoli almeno adesso ne capisco un po’di più visto che sono proprio ignorante in materia.
Non sono pratica del NM e mi è sembrato molto interessante il tuo articolo, andando a coprire molti ambiti ed anche a dare alcune risposte a dubbi che avevo. Grazie
Premetto che non lavoro per nessuna azienda quindi il discorso di squadra non mi riguarda. Sono d’accordo con te invece sul discorso del Personal branding e dei contenuti da mostrare. Io cerco sempre di fare articoli personalizzati, se presento dei prodotti (non li vendo ma li presento, se mi occupo di moda, beauty e travel, non posso non presentare dei prodotti) non scrivo ecco i nuovi prodotti che ho acquistato tutti buonissimi. Scrivo parlando dei componenti, di perché questo prodotto serve a…Ho scoperto che alcuni, per esempio, non conoscevano la bava di lumaca, tra cui anche amici che ci hanno subito trovato un lato erotico. Però ho anche visto che i video sono più richiesti, dove mostri in pratica cosa fare con i prodotti. E qui permettimi, non serve una particolare bravura o competenza per struccarsi o farsi uno shampoo. Eppure sono visti. Perché ti scordi che stiamo entrando nel nuovo Medio Evo di analfabetismo e carenze culturali, grazie ad una scuola obsoleta e al promuovere tutti. Quindi ti do ragione sul discorso della differenziazione e dei contenuti, ma vedo che leggono meno. Diverso il discorso viaggi, dove l’informazione sui viaggi e trovare le dritte per risparmiare o sapere come muoversi è importante. E infatti sto scrivendo anche di questo. Perdona il lato pessimista del discorso, ma chi trovi a imperversare nella tv o sui social? Personaggi poco vestiti, incapaci di un discorso senza ammazzare i congiuntivi (anche i politici) e sono pagati. Pur senza contenuti di valore. Questa è la realtà.
Ho letto il tuo articolo con molto interesse, che e’ tra l’altro un aiuto per noi blogger.
Sviluppare il proprio personal branding non è semplice, ma i tuoi consigli sono una guida
Un aspetto molto importante per chiunque lavori nel web! Creare e rafforzare il personal branding è impegnativo ma porta i suoi frutti.
Articolo molto interessante. Sto seriamente pensando di iniziare a vendere i miei servizi, ho già un blog, che vorrei utilizzare per proporli, ma devo ancora capire come farlo nel modo giusto.
Io non mi occupo di Network Marketing ma di vendita diretta, ma ho trovato lo stesso tanti spunti utili per la mia attività.
Io lavoro come piano B al momento in un’azienda di network marketing. Mi hanno detto di lavorare nel modo sbagliato citato nell’articolo ovvero pubblicare foto dei prodotti, prima e dopo ecc e a me non piace, per quello ora voglio cerare di iniziare da zero creando un personal brand e organizzazione. Parlo del lavoro su Instagram
Lavorare su te stessa e sul tuo Personal Branding è la scelta più corretta e duratura nel tempo. Buon lavoro!